Dieta mima digiuno, quinto giorno: lista alimenti e riflessioni

Quinto ed ultimo giorno di dieta mima digiuno: tiriamo le conclusioni.

- Marcello - Commenti Chiusi
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Termina qui, dopo cinque giorni, la dieta mima digiuno del Dottor Valter Longo: si chiude con i consueti ingredienti, tra i quali oggi mancano però le olive.

Ecco cosa si può mangiare nel giorno cinque presente nel kit mima digiuno (DMD) :


Colazione:

  • Tè alla menta verde
  • Barretta (L-Bar) alle noci
  • Olio di Alga (capsula)

Pranzo:

  • Zuppa di pomodoro
  • Tè all’ibisco

Pomeriggio:

  • Tè alla menta e limone
  • Crackers al cavolo

Cena:

  • Minestrone
  • Tè all’ibisco

Integratore di sali minerali: 2 pastiglie al giorno

L-Drink:

Il drink va diluito con acqua naturale e poi conservato nella bottiglia da 950 ml in dotazione per essere consumato durante la giornata. Come si diluisce? Se ad esempio pesi 60 kg, devi versare il liquido L-Drink fino alla tacca che sta al di sopra del tuo peso, 60 kg. Il resto del liquido va buttato, e la bottiglia riempita fino all’orlo con acqua naturale.

L-Drink va bevuto tutto entro il giorno in cui è stato preparato, ha un leggero sapore di arancia, e può essere addolcito ulteriormente aggiungendo una bustina di tè all’ibisco (in dotazione in ogni box giornaliero)


Angela al mattino del quinto giorno pesa 58.9 Kg, ma si sente in forma e da un certo punto di vista “rincuorata” perchè la dieta sta per terminare e non vede l’ora di variare alimentazione. Oggi è mercoledì, la nostra collaboratrice lavora, e dice di riuscire a concentrarsi meglio, si dimostra molto produttiva. Non possiamo attribuire con certezza questa condizione alla dieta, ma potrebbe anche essere.

La carenza di zuccheri si fa sentire, infatti Angela ha una smisurata voglia di dolci e fantastica già sul domani, su cosa potrà assaggiare di nuovo dopo quasi una settimana di mima digiuno. A questo proposito dobbiamo aprire una parentesi, perchè il foglietto illustrativo del kit riporta che è consigliato riprendere la normale dieta al sesto giorno, in maniera graduale.

Si parte con liquidi, zuppe e si prosegue con pasti leggeri a base di riso, pasta o piccole quantità di legumi (per chi li mangia, anche carne e pesce). Dal settimo giorno in poi si può tornare completamente alla dieta abituale.

Dopo cinque giorni di DMD, Angela ha perso esattamente 2.5 kg, e questa perdita si fa vedere soprattutto sulla pancia che è proprio diminuita. Anche oggi si è scaricata regolarmente una volta (è questa la media giornaliera, dal secondo giorno in poi) e non lamenta alcun effetto collaterale indesiderato.

Conclusioni

E’ ora di tirare le somme di questa esperienza di “finto” digiuno: a fronte di ciò che ci ha raccontato Angela possiamo fare il punto su alcuni vantaggi e svantaggi a livello fisico e mentale.

Pro e contro della Dieta Mima Digiuno

I pro:

  • La dieta è sostenibile a livello fisico
  • La sensazione di “fame” è gestibile
  • Le quantità di sali minerali, proteine ecc. contenute negli alimenti sono calibrati perfettamente giorno dopo giorno
  • Le zuppe proposte sono saporite, così come le olive ed i crackers (molto sapidi)
  • Perdita di circa 2-3 kg che si manifesta con un calo a livello addominale
  • La grande quantità di liquidi ingeriti ha effetti diuretici e drenanti

I contro:

  • Leggero stato di debolezza e stanchezza che si manifesta soprattutto i primi giorni
  • Monotonia nel gusto e nella consistenza degli alimenti proposti, che si nota dopo i primi 3-4 giorni
  • Sconforto nel verificare che un giorno manca una barretta e magari un altro mancano le olive

Al termine della dieta, con la ripresa della normale alimentazione, dovrebbe verificarsi quella produzione di nuove cellule studiata dal Dottor Longo, e provocata proprio dalla carenza di zuccheri e proteine della DMD.

Prima di affrontare la dieta mima digiuno è assolutamente necessario rivolgersi ad un medico, che farà da supervisore approvando o no il protocollo della dieta. Sconsigliamo in modo assoluto le soluzioni “fai da te”, in quanto tutti gli elementi contenuti nei cibi sono calibrati in base alle reali esigenze del paziente.