Dieta mima digiuno, terzo giorno: lista alimenti e riflessioni

Terzo giorno di dieta mima digiuno: cosa si mangia

- Marcello - Commenti Chiusi
dieta mima digiuno del dottor valter longo terzo giorno

Eccoci al terzo giorno della dieta mima digiuno del Dottor Valter Longo. Anche oggi è prevista una bottiglia di bevanda L-Drink, ma non sono presenti le tanto amate olive andaluse.

Questo l’elenco degli alimenti di origine vegetale presenti nel Kit della mima digiuno (DMD), che ricordiamo ancora una volta, non devono necessariamente essere consumati in questo preciso ordine:


Colazione:

  • Tè alla menta verde
  • Barretta (L-Bar) alle noci

Pranzo:

  • Zuppa di Pomodoro
  • Crackers al cavolo riccio
  • Tè all’ibisco

Pomeriggio:

  • Tè alla menta e limone
  • Tè all’ibisco

Cena:

  • Minestrone

Integratore di sali minerali: 2 pastiglie al giorno

L-Drink:

Il drink va diluito insieme all’acqua e poi conservato nella bottiglia da 950 ml in dotazione per essere consumato a piacere durante la giornata. Come si diluisce? Se ad esempio pesi 50 kg, devi versare il liquido L-Drink fino alla tacca che sta al di sopra del tuo peso, 50 kg. Il resto del liquido va buttato, e la bottiglia riempita fino all’orlo con acqua.

L-Drink va bevuto tutto entro il giorno in cui è stato preparato, ha un leggero sapore di arancia, e può essere addolcito ulteriormente aggiungendo una bustina di tè all’ibisco.


Angela al mattino del terzo giorno pesa 59.7 Kg. Lamenta solamente una leggera debolezza: è sparito il mal di testa ed oggi non c’è tempo per pensare al cibo, perchè è Lunedì, e si ricomincia a lavorare.

Avere la mente impegnata a quanto pare, aiuta a “dimenticare” la fame, che ritorna a farsi sentire un po’ verso sera, all’ora di cena. Da notare che oggi non ci sono olive nel kit (nè salate, nè all’aglio), e gli unici alimenti solidi sono i tre crackers di cavolo riccio, e la barretta per la colazione.

Praticamente a metà della dieta mima digiuno, Angela pensa in positivo, per cui non c’è traccia di effetti collaterali legati al “digiuno”. Questo ci porta a reputare comunque “sostenibile” la DMD. E’ vero che ogni individuo reagisce a modo suo ad un’alimentazione così restrittiva, ma è anche vero che Angela non è “Wonder Woman” per cui… traete le vostre conclusioni.

La nostra collaboratrice conclude il terzo giorno con la perdita di mezzo kg di peso, un’evacuazione serale (che ormai è diventata “regolare”), e si sente pronta ad affrontare gli ultimi due giorni di dieta con un atteggiamento molto propositivo.

Prima di affrontare la dieta mima digiuno è assolutamente necessario rivolgersi ad un medico, che farà da supervisore approvando o no il protocollo della dieta. Sconsigliamo in modo assoluto le soluzioni “fai da te”.In quanto tutti gli elementi contenuti nei cibi sono calibrati in base alle reali esigenze del paziente