Quanti animali può salvare un vegano? – veganocrudista.it

Quanti animali può salvare un vegano?

- Marcello - Commenti Chiusi
Quanti animali salva un vegano?

E’ una domanda che forse può apparire un po’ superficiale, ma magari anche tu te lo sei chiesto almeno una volta nella vita, come ho fatto anch’io. Può essere capitato all’inizio del tuo percorso di avvicinamento al mondo vegetariano o vegano, per una sorta di autoconvincimento, per poter affermare che “almeno io sto facendo qualcosa“, o magari lungo il cammino, in tempi successivi.

In fondo in fondo, forse non è una domanda poi così stupida, anche se un calcolo di questo tipo può risultare molto difficile ed abbastanza approssimativo; il quesito però ci offre interessanti spunti di riflessione sia sul profilo etico che su quello ambientale.

Ho trovato in rete questo sito http://vegetariancalculator.com/, dove inserendo il numero di mesi passati (o di anni) da quando hai iniziato la dieta vegetariana, ottieni il numero di animali salvati, il peso in libbre (1 libbra = 0,453 kg)di carne non consumata e il peso, sempre in libbre, di CO2, anidride carbonica non rilasciata nell’ambiente.

I risultati sono curiosi, vanno ovviamente presi con le pinze, come d’altronde tanti dei numeri che citerò in questo articolo, però mette in risalto elementi importanti: questo tipo di dieta utilizza meno risorse come acqua e cibo, e non incrementando l’allevamento di animali, non contribuisce al surriscaldamento globale del pianeta (gli allevamenti di bestiame sono la seconda causa che lo provoca, dopo l’inquinamento).

Il report USDA del 2008 su cui si basano i risultati gestiti da questo “calcolatore” riferisce che ogni individuo (americano in questo caso), se vegetariano (o vegano) per tutta la vita, riesce a “salvare” circa 7.000 animali, un numero decisamente ragguardevole, se veritiero, entrando nello specifico si tratta di: 11 mucche, 27 maiali, 30 pecore, 80 tacchini, 2.400 polli e 5.400 pesci.

Domani vedremo di approndire accuratamente le conseguenze disastrose e prolungate di un’alimentazione tradizionale e  come questi dati possono avere un grandissimo impatto sull’ambiente che ci circonda.