Rapporto Eurispes 2018: diminuiscono i vegani e aumentano i vegetariani
Il nuovo studio Eurispes ha analizzato come ogni anno lo stile alimentare degli italiani e la tendenza per il 2018 si muove all’opposto di quella del 2017. I vegetariani sono cresciuti dal 4,7% al 6,2% mentre i vegani sono diminuiti: dal 3% si è passato addirittura allo 0,9%.
Questi numeri sono rimasti comunque più o meno costanti negli ultimi 5 anni, il totale (vegani più vegetariani) è sempre stato compreso tra i 7 gli 8 punti percentuali. All’interno di questo valore si trovano il 32,1% di crudisti, il 23,1% di fruttariani e il 12,8% di chi segue la paleo-dieta.
Le motivazioni di una scelta di questo tipo sono:
- 38,5% degli intervistati per la salute
- 20,5% per rispetto degli animali
- 14,1% per mangiare meno e meglio
- 3,8% per l’impatto positivo sull’ambiente
- 3,5% per curiosità
Il 60% degli ultra-sessantenni pensa che sia utile mangiare vegetariano per la salute, mentre il 40% dei 25-34enni cambia dieta per rispetto degli animali.
Ma è difficile seguire questo tipo di diete? Finché si tratta di mangiare a casa propria decisamente no, infatti oltre il 60% dei veg non fatica a reperire i prodotti anche vicino a casa.
Il problema si pone quando si è costretti a mangiare fuori casa: in viaggio (autogrill, treno, aereo, nave), in oltre il 73% dei casi diventa difficile trovare alimenti adatti alla propria dieta. Non va meglio a cerimonie, feste o eventi (il 67% degli intervistati ha problemi) e nemmeno in bar o ristoranti (dove fatica il 55,4%).
Ma veniamo proprio ai ristoranti: su circa 225.000 recensiti in Italia su Tripadvisor, il 23,4% offre anche piatti vegetariani, e il 17,2% vegani per venire incontro alle esigenze dei consumatori.
Come vengono percepiti questi stili alimentari da chi li vive e da chi invece no? I non-vegani ai quali è stato chiesto cosa pensano della scelta vegana, la reputano una scelta rispettabile (il 42%) e ammirevole (l’8%). L’altra metà degli intervistati però giudica il veganesimo una scelta troppo estrema (il 30%) e dettata da fanatismo e intolleranza (il 20%).