Come Diventare Vegani Crudisti
Perché diventare vegani crudisti? Come cominciare a seguire una dieta da Vegani Crudisti? Cosa ci spinge in questa direzione, a decidere di affrontare questo importante percorso? Le motivazioni possono essere svariate, a partire dal rispetto per la vita degli animali: una scelta sana ed etica come questa non dovrebbe passare per la sofferenza di alcun essere vivente.
Il crudismo poi è biologicamente più adatto alla nostra struttura corporea, gli esseri umani sono frugivori, ovvero consumatori di frutta. Dal punto di vista anatomico, il nostro corpo e soprattutto il nostro intestino sono molto simili a quelli dei nostri cugini primati, che si nutrono appunto di frutta e verdura cruda.
Comunemente l’uomo viene considerato onnivoro, ma in realtà è fisicamente differente dai classici onnivori come orsi, maiali e topi, e dai carnivori, come tigri e leoni, in quanto non possiede un intestino corto e possenti mascelle per la masticazione. E’ più adatto ad assimilare invece semi, frutti, germogli freschi e foglie tenere.
I cambiamenti climatici che han visto alternarsi glaciazioni a periodi di siccità hanno condizionato l’ambiente dell’uomo preistorico, riducendo gli alimenti e costringendolo a cibarsi di carne, con conseguente riduzione delle aspettative di vita.
Il passaggio da onnivoro a crudista vegano
Passare alla dieta vegan crudista è più facile di quanto si pensi, ma il percorso di avvicinamento deve essere necessariamente lento e graduale. Innanzitutto questo passaggio attiva un intenso processo di disintossicazione con effetti forti e sgradevoli che spesso vengono male interpretati dalle persone che pensano quindi di non essere sulla strada giusta e tendono ad abbandonarla pensando di non avere la costituzione adatta, ma sbagliando.
Dobbiamo capire che la differenza tra ciò che mangiamo noi “onnivori” fin dalla nascita, (quindi cibo devitalizzato, cotto, e in seguito fritto, aromatizzato, alcool, caffè) e quello che rappresenta un ideale regime crudista (frutta, verdura, bacche, erbe, noci, semi, alghe e germogli) è enorme. Il nostro corpo non è abituato a smaltire e digerire velocemente la grande quantità di fibre vegetali di una giornata tipo da vegano crudista.
In realtà tutto dipende dal fatto che il cibo non sottoposto a cottura aiuta l’organismo a eliminare le tossine, e a sciogliere i vecchi depositi di muco dal nostro apparato digerente, dal sangue e dalla linfa. Le tossine, e quindi il vecchio materiale non digerito, vengono rimessi in circolo velocemente comportando spesso effetti collaterali come nausea, gonfiore, pesantezza, mal di testa e diarrea.
E’ il nostro corpo che risponde al giusto stimolo dopo anni di intossicazioni alimentari per riconquistare forma e salute. Una volta raggiunto questo obiettivo, il fisico è rinnovato e rigenerato e quindi pronto ad affrontare il nuovo cammino.
Errori da non commettere durante il percorso
Dobbiamo prestare molta attenzione a non commettere alcuni facili errori mentre impariamo come diventare vegani crudisti. Non facciamoci assolutamente prendere dall’entusiasmo iniziale introducendo da un giorno all’altro enormi quantitativi di frutta e verdura: questo rischia di innescare processi fermentativi, non dati dai vegetali stessi, ma dal loro entrare in contatto con i vecchi residui.
Non pensiamo che l’equazione crudo=salutare sia veritiera, è imperativo evitare di consumare grandi quantità ad esempio di grassi come semi, noci, avocado, noci di cocco, che vanno si inclusi, ma la priorità deve essere sempre data a frutta e verdura.
Un altro errore che può risultare sgradevole è quello di non rispettare le giuste associazioni: la frutta va consumata necessariamente da sola e il modo più corretto per digerire e assorbire i nutrienti è quello di seguire un regime dissociato, quindi stare attenti a non mescolare carboidrati e proteine.
Non confrontiamo la quantità di energia data dal cibo crudo basandoci sulle calorie, molto spesso i cibi cotti e confezionati vengono ritenuti più nutrienti e ricchi di energia, ma sono in realtà cibi morti. L’assunzione anche in quantità minori, ma di cibi vivi, può apportare una quantità e qualità di energia decisamente superiore.
Non spaventiamoci degli effetti disintossicanti, e quindi magari un’eccessiva magrezza iniziale, pesantezza, mal di testa; come già affrontato in precedenza, è tutto dovuto al percorso di disintossicazione dalle nostre vecchie abitudini alimentari.
Per concludere, riferiamo un altro errore che può essere fatale, ovvero l’eccessiva rigidità mentale. Teniamo conto che diventare crudisti e quindi disintossicarsi dalla dipendenza dal cibo cotto è difficile, perciò potrà capitare che il nostro organismo richieda di fare un passo indietro, di rallentare il processo di cambiamento.
Per questo è importantissimo ascoltare ed assecondare la saggezza del nostro corpo, secondo la quale ogni persona necessita dei suoi tempi per arrivare all’equilibrio. Per renderti conto meglio anche dell’aspetto economico riguardante il crudismo vegano ti invitiamo a leggere l’articolo specifico sul costo della dieta crudista.
Quali strumenti usare per la cucina crudista?
La cucina crudista non richiede molti utensili particolari, oltre ad avere coltelli tagliere, cioè gli utensili standard delle cucina, è bene avere :
- Centrifuga o estrattore
- Frullatore o minipimer
- Essiccatore
- Spiralizzatore (per gli spaghetti di zucchine o fare il riso con il daikon)
Ecco questi sono gli strumenti essenziali da avere per la cucina crudista ma puoi attrezzarti anche con qualche utensile in più, noi li abbiamo raccolti tutti nella pagina dei strumenti per la cucina crudista