Cos'è la dieta vegana crudista?
La dieta alimentare vegana crudista o in inglese “Raw food”, privilegia i cibi crudi, quindi “vivi”, nel pieno del loro potenziale vitaminico ed energetico. L’apporto calorico che ne consegue è perfettamente bilanciato, quasi privo di grassi e sostanze intossicanti per il corpo e l’intestino. Questa dieta stimola la digestione, da’ senso di sazietà, disintossica, fa raggiungere il proprio peso ottimale e idrata.
Si può essere crudisti onnivori, vegetariani o vegani, nel primo caso si assumono anche carne e pesce crudi, nel secondo latte, uova e miele, e nel terzo, solamente frutta e verdura. E' il crudismo vegano che affrontiamo approfonditamente in questo sito: una dieta composta da frutta al 70-80%, da verdure (principalmente a foglia verde) al 10-20% e da noci e semi vari al 5%.
Mangiare crudo, non “fa sentire freddo” come si può erroneamente pensare: il concetto di bere o mangiare bevande o alimenti caldi per riscaldarci è sbagliato; nei primi minuti la sensazione può essere quella, ma successivamente il corpo essendo molto più caldo rispetto all’esterno, ci fa percepire in pratica più freddo.
Cosa mangia un crudista vegano?
Cibi crudi consumati come tali, oppure nella preparazione di succhi, frullati o appetitose ricette crudiste che nulla invidiano a quelle tradizionali. I cibi crudi non vengono mai sottoposti ad una temperatura superiore ai 42°, la soglia entro la quale i prodotti continuano a mantenere i propri enzimi e qualità nutrizionali, vitamine, sali minerali e proteine.
In sostituzione della cottura quindi si utilizzano altre tecniche di lavorazione: i cibi nella dieta crudista vengono tagliati, affettati, frullati, centrifugati, marinati, o disidratati. Molto spesso si pensa che mangiare crudo sia veramente triste, ma non si tratta solo di consumare un pomodoro o una patata e privarci di dolci e cose buone. Al contrario scoprirete come nel crudismo vegano, i dolci crudi siano una delle cose più buone e salutari che abbiate mai mangiato in vita vostra.
Che cosa provoca la cottura nel cibo?
Secondo il medico svizzero Kouchakoff la cottura favorirebbe la leucocitosi, un aumento dei globuli bianchi come difesa contro un cibo che non considerano idoneo all’organismo. Inoltre la cottura modificherebbe la struttura chimica dei cibi, snaturando le proteine, ossidando i grassi naturali e favorendo la formazione dei radicali liberi, contro i quali il corpo combatte continuamente per non invecchiare.
Le vitamine vengono disperse e gli enzimi dei cibi distrutti, costringendo il nostro corpo ad utilizzare la sua riserva per la digestione. Non si tratta di avvelenamento, ma comunque di un accumulo di tossine che il nostro fisico, intestino in particolare, faticano a smaltire e sintetizzare.
Come iniziare la dieta vegana crudista
E' bene affrontare il vegan crudismo, facendosi seguire, soprattutto all'inizio, da un nutrizionista o un dietologo, per non rischiare carenze di nutrienti essenziali, dettate da superficialità o poca conoscenza dei cibi e delle loro proprietà.
E' un percorso impegnativo che va affrontato con coscienza e piccoli passi, per permettere al nostro corpo di abituarsi gradualmente al nuovo regime alimentare, che ricordo, differenzia in maniera esponenziale da quello precedente.
E' bene cominciare ad introdurre frutta e verdura nella propria alimentazione, in maniera graduale, sostituendo mano a mano le nostre vecchie abitudini.
La dieta crudista non è l'unica via al benessere
Un'alimentazione di tipo vegano crudista è sicuramente un punto di partenza per ottenere un benessere fisico concreto e duraturo, ma non è di certo l'unico. E' buona cosa associare l'alimentazione con l'attività fisica, in grado di migliorare tanti processi vitali.
E' poi fondamentale dormire il giusto, perché durante il sonno il nostro corpo recupera energie e si rigenera. Nei limiti del possibile è consigliato respirare aria pulita e svolgere attività creative che ci danno soddisfazione ed di conseguenza aumentano autostima ed energia.